A volte l’ho lavata tutta insieme, altre l’ho divisa tra il bianco e il nero.
Altre ancora l'ho persa nell'errore della misura. 
Molte cose di lei le ho buttate.
Alcuni pezzi della sua esistenza li uso come conservanti per farmela durare meglio.
Qualche volta pur strizzandola continua a sgocciolare, come ad insegnarmi che  in quelle perdite ci sia ancora qualcosa da elaborare.
La cucio quando è strappata, mi insegna a restare laddove c'è ancora qualcosa da curare, mentre mi riservo solo di osservarla terminare il suo ciclo quando è cambiare ciò che desidera fare.
Incontro lei negli altri, nelle grinze da ammorbidire, siamo in molti lì ad esercitare i nostri credo.
Quando è su ad asciugare mi regala un cenno di serenità, a volte sembra le bastino solo un paio di mollette per rimanere dritta nel mondo. 
E poi, quando gira, mi pare sussurri impermanenza, come ad invitarmi alla totalità, come a chiedermi di non trattenerla aggrappata al bisogno
ma piuttosto di restituirla alla libertà.
Io nel dubbio ho scelto di scriverla stendendola tutta, per ricordarla, per ricordarmi.

Ask the washing machine

La centrifuga sta elaborando il tuo messaggio...

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Essere diversamente figli.

Ci sono madri e padri che non hanno mai avuto il tempo di imparare, né di capire.Vivere e basta  è ciò che hanno dovuto fare.  Quello c’era, quello ho avuto, quello do e quello sono. Nessuno spazio per essere donne, uomini, persone, figli, solo madri e solo padri nella forma dove non ho bisogno di […]

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E se potessimo riscriverci?

Nel 2018 il mio sistema immunitario va in tilt. Neurite ottica, più precisamente sclerosi multipla. La mielina, ovvero la sostanza che costituisce la guaina midollare delle fibre nervose e che ha funzione, oltre che protettiva, isolante nei riguardi della conduzione dello stimolo nervoso, viene danneggiata intorno al mio nervo ottico. Prima l’occhio destro, poi il […]

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Io so di non sapere.

Se dovessi pensare alla vita come un’entità che ci osserva dai piani alti, probabilmente quello che farebbe è ridere di noi, non con gli occhi del ridicolo però; da “lassù” nessuno sfotte nessuno,, almeno cosi mi piacerebbe che fosse, per solidarietà. Sarebbe eticamente scorretto sentenziare il nostro modus operandi da chi conosce com è che […]

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Da nessuna parte è un posto bellissimo.

L’inesattezza è come un ladro,  è capace di rubare tutte le nostre certezze, persino il titolo di una storia. Capovolge il verso delle cose, ci rende estranei alla chiarezza e per ultimo fragili.Quella sensazione di disordine per me era solo un modo per scoprire che il corpo grida anche in silenzio, non ci vedevo altro […]

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